ERMETISMO
Di Alfredo Di Prinzio
"Ermes è il Mercurio alato dei Fenici e dei Romani; forse dall’huerma ebraico lo trassero i Greci; perché tale parola valeva sottigliezza, astuzia, sagacità, e Mercurio ci appare nei miti antichi appunto come astuto e sagace, ambasciatore degli iddii, e se né fa venire l’origine dall’ebraico marcor, mercatura e quindi il trafficante per inganno sottile, il mariuolo. Orazio cantò:
Callidum quidquid placuit jocoso
Condere furto.
Corrispondente all’Anubi egizio che si dipingeva con la testa di cane, volgarmente per indicare la costellazione della Canicola, jeraticamente per indicare le qualità vigili e sotto un certo aspetto, con un serpente che si aggroviglia al corpo, all’orientale esch caleph, vir canis; si disse anche Esculapio inventore della medicina e custode della vita.
Quindi Ermes, Anubi, Mercurio, Esculapio vollero indicare l’identica proprietà mentale che ci congiunge alla verità dei cieli antropomorfi divini delle religioni simboliche di una volta.
Nel linguaggio greco Ermes e Mercurio e Tempio: la facoltà di interpretare si chiamava ermenìa ed ermenevs l’interprete: ermenevo significava insegnare: ermoglifi l’arte dello statutario, la scultura, cioè l’espressione plastica delle forme mentali. Ermeneutica e l’interpretazione dei libri sacri antichi.
Quindi filosofia ermetica fu la filosofia sottile, capace d’interpretare e far manifestare l’Ermes, quindi scienza per eccellenza, penetrativa della parte più misteriosa del nostro campo mentale, ed ermetistasi chiamò l’artista che metteva in pratica e realizzava i predicati dell’ermetica come scienza sottile al punto da crederla divina.
In fondo l’Ermes è l’intelletto della forza divinizzante l’uomo.
Il poeta nei momenti di estro (istros furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova - un oratore che seduce un’assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell’ermes intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali.
La filosofia ermetica è la scienza che ricerca questo dio inafferrabile e lo fissa.
Così tutte le utopie del bene, del divino, dell’altissimo sono materie ermetiche.
L’Ermes volgare è il Mercurio trafficante che si manifesta nella necessità di adattamento della vita all’ambiente, l’Ermes filosofico, il Mercurio generoso che monta all’Olimpo dove gli dei si sollazzano e ricerca, se è possibile, l’elixir di lunga vita e la trasmutazione del piombo in oro. [...]
Nell’Ermetismo, simbolica fonte di verità assoluta e relativa, tutti possono cercarvi il compimento del proprio desiderio: più alto è il fine, più nobile è l’Ermes che lo propizia".
Giuliano Kremmerz