BICENTENARIO
DI
LOUIS-CLAUDE DE SAINT-MARTIN
Carta per il XXI secolo degli ORDINI MARTINISTI [1]
Introduzione
Durante tutto il secolo scorso, la storia dell'Ordine e degli Ordini martinisti risulta ricca e movimentata. Se l'Ordine fondato da Papus si sviluppò in numerose ramificazioni, questa arborescenza fu il frutto del principio stesso dell'iniziazione martinista, iniziazione libera, con trasmissione, da individuo a individuo.
I circoli, gruppi, logge e ordini martinisti furono durante tutto il secolo scorso dei crogioli che permisero alle correnti illuministe, occultiste ed ermetiste di perdurare e di svilupparsi. La libertà, la tolleranza, lo spirito di ricerca che dominarono malgrado alcune inevitabili vicissitudini, il movimento martinista, permise a numerosi ricercatori di ritrovarsi, indipendentemente dai loro personali percorsi, in una vera Fratellanza sotto l'egida del Filosofo Incognito.
L'Ordine Martinista seppe anche accogliere nel suo seno altre correnti per preservarle ed aiutarle a conoscere un nuovo sviluppo.
Oggi affinchè questo spirito permanga, affinchè ciò che è vivente non si cristallizzi, vengono inscritti in questa CARTA PER IL XXI SECOLO DEGLI ORDINI MARTINISTI, i semplici principi che hanno contribuito al diffondersi del martinismo dopo il Papus.
L'adozione di questa Carta è libera, non conferisce alcun diritto, ma soltanto i doveri che scaturiscono dall'etica. Nessuno ne dovrà rendere conto, se non a se stesso e alla Provvidenza.
I - SECONDO SAINT-MARTIN
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"La mia setta è la Provvidenza, i miei proseliti, sono io; il mio culto, è la giustizia"
"…. sono stupito che mi abbiate ritenuto così infatuato nei miei modesti meriti dall’aver potuto dare il mio nome alla mia antica scuola o a qualsiasi altra. Le istituzioni servono qualche volta a diminuire i mali dell'uomo, più spesso ad aumentarli, mai a guarirli."
"La sola iniziazione che cerco con tutto l'ardore della mia anima è quella attraverso cui possiamo entrare nel cuore di Dio e fare entrare il cuore di Dio in noi, per creare un matrimonio indissolubile, che ci renda l'amico, il fratello e lo sposo del nostro divino riparatore. Non c'è altro mistero per arrivare a questa santa iniziazione che immergerci sempre più nelle profondità del nostro essere e di non lasciare la presa fino a che non siamo pervenuti a sentire la vivente e vivificante radice, poichè allora tutti i frutti che dovevamo portare secondo la nostra specie si produrranno naturalmente in noi e fuori di noi, come vediamo accadere per i nostri alberi terrestri, perchè sono aderenti alla loro radice specifica da cui non cessano di estrarne i succhi”.
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Louis-Claude de Saint-Martin dedicò una gran parte della sua vita agli ordini iniziatici che frequentò, non ne fondò alcuno e mantenne delle giuste riserve su tutti. Con la sua opera, diede inizio ad una corrente di pensiero illuministica-cristiana superiore ed invitò a riunirsi in fraternità di spirito. Al momento della morte, Louis-Claude de Saint-Martin "esortò tutti quelli che lo attorniavano a riporre la loro fiducia nella Provvidenza, e a vivere tra loro come fratelli secondo gli intendimenti evangelici".
II - SECONDO PAPUS
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Papus fondò l'Ordine martinista in più riprese:
- 1884-1885: prime iniziazioni
- 1887: prima loggia
- 1887-1890: istituzione dell'Ordine martinista, creazione degli statuti e quaderni d'istruzione
- 1891: costituzione del primo Supremo Consiglio.
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L'iniziazione del 1882 a cui fa riferimento Papus e quella che Augustin Chaboseau situa per quanto lo concerne nel 1886, iniziazioni che si sono reciprocamente trasmesse nel 1888, rimangono incerte nella loro natura ed in quanto alle circostanze. Rivestono una forma diversa ed affatto rituale. E' l'iniziazione di Papus, non di Papus-Chaboseau, che costituisce dalla fondazione dell'Ordine Martinista, l'iniziazione " martinista".
III -SECONDO L'ORDINE
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Papus ha concepito e definito l'Ordine martinista sia come un Ordine iniziatico quanto come una scuola di cavalleria morale[2] e occultismo cristiano.
Il cristianesimo dell'Ordine martinista è caratterizzato sia dalla dottrina della Reintegrazione universale di Martines de Pasqually, quanto dalla via cardiaca di trasmutazione interiore di Saint-Martin, e l'occultismo è " l'insieme delle dottrine e delle pratiche basate sulla teoria secondo la quale ogni cosa appartiene ad un insieme unico e possiede con ogni altro elemento di questo insieme dei rapporti necessari, intenzionali, non-temporali, e non spaziali"[3], teoria detta delle corrispondenze.
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Papus e i Compagni della Ierofania furono animati dallo spirito di ricerca, trovando nella speculazione non dogmatica le sue basi come i suoi esiti nell’operatività.
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Fedele al suo titolo, l'Ordine Martinista si propone principalmente di studiare ed applicare l'insegnamento originale di Louis-Claude de Saint-Martin e di comprendere l'influenza dei suoi primi maestri, Martinès de Pasqually e di Jacob Bohme, sulla sua dottrina[4].
a) Prima conseguenza: l'Ordine Martinista è legato alla semplicità delle forme rituali, di cui l'Ordine Martinista primitivo dà l'esempio.
b) Seconda conseguenza: La fraternità ed il compagnonaggio sono al centro dell'esperienza martinista: "Non fatevi chiamare Maestro. Poichè non avete che un solo Maestro; e voi siete tutti fratelli"[5].
c) Terza conseguenza. Un Ordine Martinista è indipendente da ogni Chiesa come da ogni altro ordine iniziatico; i membri restano liberi di stabilire tutte le appartenenze compatibili nello spirito. Le equivalenze entro i gradi dell'Ordine Martinista e quelle di altri ordini iniziatici sono esistite. Esse sono prive di senso iniziatico.
d) Quarta conseguenza. L'Ordine Martinista invita i suoi membri a impegnarsi sul cammino della Reintegrazione. Ciò sottintende che li prepara a liberarsi da tutte le forme d'alienazione compresa l'appartenenza agli ordini iniziatici tra cui l'Ordine Martinista.
IV- DELLA FRATERNITA’
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Dopo la morte del Papus l'Ordine Martinista si ramifica ed il processo non si è mai interrotto. Qualsiasi controversia tra Ordini Martinisti circa la precedenza dell'uno sispetto agli altri è sconveniente, con riserva che ogni Ordine qualificato come Martinista aderisca ai principi generali sopra enunciati. Tra gli Ordini Martinisti come tra i membri di ciascun Ordine Martinista, la fraternità è la regola e la concorrenza non è ammissibile che sotto il profilo delle virtù.
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Dispensando gli Ordini Martinisti la stessa iniziazione, un membro di qualsiasi Ordine Martinista può e deve essere accolto come visitatore in una tornata condotta sotto gli auspici di un altro Ordine Martinista.
[1] Ordine Martinista significa ogni Ordine detto martinista, qualunque sia la sua qualificazione sussidiaria.
[2] Papus, Martinezismo, Willermozismo, Martinismo e Massoneria, Paris, Chamuel, 1899.
[3] Definizione di Robert Amadou, L’Occultisme, esquisse d’un monde vivat, Saint Jean de la Ruelle, Editions Chanteloup, 1987.
[4] “E’ a Martines de Pasqually che devo la mia entrata nelle verità superiori. E a Jacob Böhme che devo i passi più importanti che abbia fatto in quelle verità” - Saint Martin, Portrait, n° 418.
[5] Mt. XXIII, 8.